L’adolescenza è un periodo di grandi trasformazioni per i ragazzi  e questo lo sanno tutti. Ma di solito non si tiene conto del fatto che l’adolescenza dei figli comporta grandi trasformazioni del Sé dei genitori.

E’ questo il motivo per cui l’adolescenza viene considerata il periodo più difficile per i genitori. Ed è normale che sia così. Di solito quando i figli sono adolescenti, i genitori hanno un età in cui si aspettano di cominciare a raccogliere ciò che hanno seminato sul piano delle relazioni di se stessi, nei vari ambiti: professionale, culturale, relazionale ecc., hanno bisogno di ricevere riconoscimenti delle loro capacità, ma in genere i genitori diventano il “bersaglio” di continue critiche da parte dei figli, quasi sempre giuste e centrate ma enfatizzate in modo severo.

In questi casi è necessario che i genitori continuano ad esserci senza annullare il loro ruolo .

Provare a guardare la realtà “mettendosi nei panni del figlio”

Il conflitto con i genitori è un periodo normale ed essenziale della vita. I ragazzi hanno un grande bisogno di relazione con gli adulti e quindi un grande bisogno di conflitto.

Durante l’adolescenza, le persone sembrano avere una spinta a fare cose che non possono fare. Il comportamento trasgressivo diventa un fattore importante nel percorso di crescita, che porta gli adolescenti ad affrontare le proprie responsabilità in modo libero e ad accettare così le conseguenze delle proprie azioni.

COME ? IN CHE MODO?……

A questo proposito, il ruolo dei genitori è fondamentale. I rapporti con gli adulti basati esclusivamente sulla cooperazione, senza pulsioni ribelli o conflittuali, non permettono una crescita personale. Un approccio sempre rigido, solo protettivo o troppo amichevole non si presta bene a ogni diverso momento della vita di un adolescente. Il genitore, insomma, dovrebbe sforzarsi di avere un approccio versatile . È necessario stabilire limiti rigorosi e precisi in modo tale che i ragazzi sperimentino l’autorità degli adulti, in questo modo possiamo dargli la possibilità di oltrepassare davvero il limite e riconoscere i propri errori. I ragazzi potrebbero non condividere i loro pensieri e sentimenti con i loro genitori tanto quanto prima. Questo è del tutto normale, bisogna dargli spazio. È inutile cercare di costringere tuo figlio a dire quello che pensa, preparati solo ad ascoltare. Se ha bisogno di consigli, sarà lui a chiedere.

Area tematica a cura della Dott.ssa Maria Cristina Cuppini Psicologa Psicoterapeuta Dirigente Psicologo DSMPD Asl Frosinone-Via A. Fabi -0775-8822149 -email: mariacristina.cuppini@aslfrosinone.it