Utilizzo dei social e di Internet

I cambiamenti incutono timore in tutti noi. I progressi della tecnologia rappresentano un’evoluzione enorme per l’individuo, la società e la cultura e per questo, inevitabilmente, fanno discutere molto, ci rendono diffidenti e suscitano pareri discordanti.

Molti paventano nell’uso di Internet pericolose insidie, soprattutto quando gli utenti siano adolescenti o bambini. In realtà il problema non è molto diverso da quello costituito dall’esposizione alla TV che per alcuni può avere effetto eccitante o calmante, passivizzante o antidepressivo. Il vero problema è l’uso che si fa degli strumenti tecnologici, il ruolo che noi attribuiamo loro nella nostra quotidianità.

Non si può negare però la straordinaria opportunità che questa rivoluzione tecnologica ci offre, dallo sviluppo delle potenzialità individuali, se usata a livello didattico e di apprendimento, ai progressi di cui si parla molto negli ultimi tempi riguardo all’Intelligenza Artificiale, che sta migliorando tanti ambiti, in particolare la medicina.

Anche il nostro modo di lavorare è cambiato notevolmente, dallo smart working alle nuove professioni legate al mondo online, lo scambio di informazioni e di collaborazioni è ormai possibile a livello globale e questo arricchisce le nostre conoscenze.

A cosa dobbiamo fare attenzione, allora? Al nostro rapporto con la realtà che ci circonda, sempre più influenzata dalla realtà virtuale, dove la distinzione tra il vero e il falso, si relativizza: basta un click per sottrarsi a una chat divenuta sgradevole e un click per ricomparire sulla scena, senza scomodi sentimenti di colpa o di vergogna. L’indispensabile vergogna, sentimento positivo che ci aiuta a definire i nostri confini di azione costringendoci ad autoregolarci. Il senso di colpa che l’uso delle chat ci evita, è il rimorso o rammarico per aver compiuto quella particolare azione sbagliata, stato d’animo che ci fornisce la motivazione ad agire per correggere l’errore.

Nel gioco delle realtà virtuali, basta ricorrere a un avatar per assumere una qualunque identità, e ciò  può presentare aspetti positivi, come l’opportunità di usufruire di uno spazio in cui esercitare la propria creatività, così come aspetti negativi, come il rischio di finire per confondere realtà virtuale e realtà fattuale, soprattutto in soggetti, come gli adolescenti, in cui la personalità non sia ancora completamente strutturata.
Navigare in Internet può consentire di alleviare, almeno in una certa misura, la solitudine e le angosce d’abbandono e di crollo, soprattutto “nei videogiochi in cui vi è un avatar che ci rappresenta, perché questo in fondo non crolla mai “(Tisseron, 2008).

Questa area tematica sarà curata dalla dott.ssa Annamaria Liberatore Psicologa Psicoterapeuta della ASL di Frosinone

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Ultimo aggiornamento

23 Ottobre 2023, 15:22