Come giochi?

A che gioco giochiamo? Facciamo un gioco? Non gioco più! E’ un gioco sporco… Hai giocato male le tue carte! Quante volte nella nostra vita, nelle conversazioni quotidiane utilizziamo la parola gioco, nelle sue diverse accezioni? Per la maggior parte delle persone il gioco è una dimensione di svago, ma in alcuni può diventare un problema di salute mentale: il gioco d’azzardo patologico è stato riconosciuto dall’APA come disturbo psichiatrico fina dal 1980 e successivamente definito dal DSM-V (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali) come un “disturbo problematico persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi ”.

I giocatori affetti da questo disturbo sono prevalentemente giocatori di Slot Machine e VLT (anche online), scommettitori sportivi, appassionati di Gratta e Vinci e lotterie istantanee. La problematica si presenta, in maniera trans generazionale, a tutte le età e statisticamente gli uomini che giocano sono di poco superiori alle donne. I giovani, in particolare, appartengono a quella tipologia di giocatori in cui il fattore maggiormente evidente è la motivazione ad avere un riconoscimento delle proprie abilità all’interno di un contesto di gruppo in cui la sfida è un’occasione di misurarsi; nel gioco presentano una sottostima delle conseguenze del gioco d’azzardo e la ricerca di sensazioni eccitanti e di piacere tipici del tratto sensationseeking.

Il dato che deve far riflettere e che viene poco evidenziato è che, come diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato, è emerso che sia sul piano neurobiologico che comportamentaleil DGA è del tutto sovrapponibile alle dipendenze da sostanze. Infatti il giocatore con DGA presenta unbisogno di giocare d’azzardo con quantità crescenti di denaro al fine di ottenere la desiderata eccitazione e diventa  irrequieto o irritabile quando si tenta di interrompere il gioco; compie sforzi ripetuti senza successo per controllare, ridurre, o interrompere il gioco d’azzardo e dopo aver perso soldi al gioco, spesso torna un altro giorno per ottenere la rivincita. I giocatori mettono a repentaglio la famiglia, gli amici e anche il lavoro e spesso mentono sul gioco fino ad arrivare a contrarre debiti o addirittura a compiere illeciti per nascondere l’entità delle perdite economiche. Spesso queste persone soffrono di un concomitante disturbo da uso di alcol (40%; Sacco 2005) o altre sostanze oppure sono affetti da disturbi dell’umore ( 49,6% depressione, mania ecc. Petry 2005).

I dati del Libro Blu dei Monopoli di Stato del 2020 nella ripartizione per Regioni e Comuni per l’anno 2019, evidenziano una spesa fisica(relativa ai soli giochi in presenza; il dato si riferisce alla differenza tra importo giocato e vincita) nella provincia di Frosinone pari a euro 169.158.980,48 collocandola al terzo posto dopo Roma e la provincia di Latina. Ne consegue che la Regione Lazio appare fortemente compromessa rispetto al fenomeno Gioco d’Azzardo e la provincia di Frosinone appare particolarmente sofferente nel rapporto reddito medio/gioco d’azzardo.

In questa area cercheremo di affrontare le tematiche relative al gioco d’azzardo in tutte le sue forme, con un occhio particolare alle seguenti aree:

  • il gioco d’azzardo online
  • le normative vigenti riguardo l’accesso al gioco d’azzardo
  • test di autovalutazione sul consumo di alcol
  • materiali informativi di prevenzione
  • news con studi scientifici aggiornati
  • link utili

Quest’area tematica verrà trattata dalla Dott.ssa Marina Zainni Psicologa/Psicoterapeuta della ASL di Frosinone Telefono 0775-8822151

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Ultimo aggiornamento

24 Ottobre 2023, 08:49