Che cos’è la cocaina
La cocaina è una sostanza stupefacente che agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, vasocostrittore e anestetico.
Data:
24 Agosto 2023
La cocaina è una sostanza stupefacente che agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, vasocostrittore e anestetico. Si ottiene dalle foglie della coca, pianta originaria del Sud America. I suoi effetti sul cervello riguardano l’incremento della quantità di sostanze chimiche (neurotrasmettitori) che attivano il cosiddetto circuito della ricompensa che ci guida a mettere in atto comportamenti orientati al piacere. La cocaina agisce in modo che tali sostanze (dopamina, serotonina e noradrenalina) rimangano in circolo più a lungo del normale, provocandone l’accumulo. Tuttavia, esse sono naturalmente presenti nel cervello. Pertanto, in seguito ad assunzione di cocaina e all’eccessiva concentrazione di neurotrasmettitori che essa produce, il nostro cervello riduce la sua sensibilità agli stessi e ne limita la produzione per compensazione. Di conseguenza, la dopamina sarà presente in minore quantità nel cervello di un assuntore di cocaina, riducendosi drasticamente tra un utilizzo e l’altro e comportando una riduzione della capacità di sentire e provare piacere.
La cocaina crea dipendenza, è la seconda droga illegale più utilizzata a livello globale, dopo la cannabis
I suoi effetti
I sintomi principali sono: perdita di contatto con la realtà, euforia o agitazione, irritabilità, stati d’ansia, insonnia e paranoia. I sintomi fisici possono includere battito cardiaco accelerato, sudorazione aumentata e dilatazione delle pupille. Può essere assunta in diversi modi: principalmente viene “sniffata”, cioè inalata tramite il naso oppure fumata (crack) o iniettata. In questi casi, il picco dell’euforia data dalla sostanza (high) è più intenso e viene raggiunto molto più rapidamente. L’astinenza da cocaina provoca depressione, sonnolenza, inquietudine, tremori, dolore ai muscoli e di conseguenza la voglia di consumare di nuovo. Per l’astinenza non esistono terapie specifiche: i farmaci impiegati agiscono nel tentare di ridurre il “craving”, ovvero il desiderio impellente, urgente e non differibile di assumere la sostanza o di agire il comportamento di dipendenza.
Lo sai che…
Il circuito della ricompensa ha reso possibile l’evoluzione della specie umana ed è per questo che il nostro cervello è naturalmente in grado di produrre le sostanze in grado di attivarlo, senza necessità di stimolazioni esterne di tipo chimico. Esso è necessario a far sì che proviamo piacere e gratificazione ogni volta che svolgiamo attività utili alla sopravvivenza, quali nutrirci o riprodurci. Con il tempo, l’uomo ha imparato a stimolare tale circuito in maniera artificiale, tramite l’uso delle sostanze psicotrope, con effetti tuttavia dannosi a lungo termine che inibiscono il normale funzionamento di tale sistema.
Area tematica Uso vs dipendenza da sostanze a cura della Dott.ssa Rosa Vitale Psicologa Psicoterapeuta DSMPD Asl Frosinone
Ultimo aggiornamento
17 Settembre 2024, 16:37
Commenti
Articolo esaustivo e molto chiaro. Con la speranza che venga letto da chi la usa.
Lascia un commento