Sempre più spesso ultimamente si apprende di notizie che hanno come oggetto la deturpazione di monumenti storici da parte di giovani ragazzi.

Ciò che spinge una nuova generazione ad imbrattare edifici storici con parole e/o immagini, spesso è il bisogno di riconoscimento, l’affermazione di essere al mondo, la richiesta di attenzione, e allo stesso tempo un rifiuto delle espressioni comunicative tradizionali e convenzionali. Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è complicato, e spesso i ragazzi hanno la sensazione che nessuno li ascolti o non li capisca. In questo periodo in cui l’identità è in formazione, cominciano a sentire il bisogno di riflettere sulla propria immagine e di comunicarla agli altri. Chi mette la sua firma su un muro magari appena dipinto oppure su un monumento, una vetrina, lo fa per comunicare: “io ci sono, esisto, sono passato da qui e ho lasciato un segno che racconta qualcosa di me”. Questa necessità di riconoscimento può essere perseguita anche cercando di contraddistinguersi con segni indelebili, come i tatuaggi. Un tatuaggio è un segno identificativo sulla pelle che funge da prova sociale che una persona esiste davvero. Sentirsi unici, sperando di diventare “popolari”, meno invisibili e cercando di distinguersi con caratteristiche che altri non hanno. Il tatuaggio serve a fare un’esperienza intensa perché si fa in modo del tutto autonomo e al di là degli interessi degli adulti, in questo caso la pelle diventa il foglio che descrive chi sei. In alcuni casi la necessità di tatuarsi esprime un disagio, questo accade quando tale pratica diventa eccessiva fino al punto di deturpare il proprio corpo. Deturpare le cose e se stessi non è la strada giusta per differenziarsi positivamente.

Altre volte fortunatamente questa voglia di essere visti e di produrre qualcosa di unico sfocia in vere e proprie opere d’arte, murales che abbelliscono e riqualificano alcune aree delle nostre città, che hanno un significato più ampio e un messaggio globale rispetto ad un semplice nome scritto su una panchina.

Ogni individuo deve avere la possibilità di esprimersi e di rendere unica la sua esperienza di vita, è fondamentale che ciò avvenga in maniera sana perché solo così si tratterà di un’esperienza che vale la pena vivere!